Settembre 21, 2023

Dopo aver lanciato un ChatGPT russo, Putin vuole di più: I suoi piani per sviluppare l’intelligenza artificiale in Russia

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Il Presidente russo Vladimir Putin giovedì ha esortato il suo governo ad accelerare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale in Russia, soprattutto per confrontarsi con i Paesi occidentali nella corsa globale all’AI, secondo quanto riportato dall’AFP.

Secondo un documento pubblicato giovedì sul sito ufficiale del Cremlino dopo una riunione di governo, il Presidente russo ha chiesto “di garantire, entro il 2030, l’attuazione di misure volte a sostenere le attività dei centri di ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale”.

La corsa allo sviluppo dell’AI è iniziata negli ultimi anni tra i maggiori gruppi tecnologici del mondo, come Google e Microsoft e il gigante cinese di Internet Baidu.

Questo annuncio del Cremlino arriva in un momento in cui lo Stato russo sta stringendo la sua presa sul settore digitale e high-tech a causa del conflitto in Ucraina.

Vladimir Putin ha raccomandato una serie di misure: i fondi federali dovrebbero essere sbloccati per sostenere la ricerca, in particolare sugli algoritmi di apprendimento automatico, sui “modelli linguistici di grandi dimensioni” – robot conversatori – e sui “supercomputer”.

Il Presidente russo vuole anche “accelerare l’introduzione delle tecnologie AI” nelle aziende pubbliche. Inoltre, le aziende che richiedono sovvenzioni dal bilancio federale saranno “obbligate” a utilizzare l’intelligenza artificiale.

Inoltre, “a partire dal 2024”, un modulo chiamato “Sistemi AI” diventerà obbligatorio “come parte dei programmi di istruzione superiore”.

Vladimir Putin ha ripetuto negli ultimi mesi di voler raggiungere la “sovranità tecnologica”, poiché le sanzioni internazionali che colpiscono Mosca le impediscono di accedere a software e componenti stranieri come i semiconduttori.

Lo scorso aprile, Sber, uno dei leader russi nelle nuove tecnologie, ha lanciato il proprio chatbot, GigaChat – per rivaleggiare con il chatbot ChatGPT sviluppato dalla società statunitense OpenAI.

L’intelligenza artificiale, che promette di rivoluzionare un’ampia gamma di professioni, sta tuttavia alimentando notevoli timori in tutto il mondo che la tecnologia possa essere utilizzata per scopi dannosi. Molti Paesi hanno già annunciato piani per regolamentare gli strumenti di ChatGPT.